de/di Juana Vázquez Morín
(Trad. Marcela Filippi)
Me gustan las esquinas de los nombres
pues ellas esconden surtidores de belleza
emociones imprecisas
reflejos de otros reflejos anteriores
y descanso de estirar la piel
del universo para no ver siempre el horizonte
como límite vital.
También me gustan las esquinas del sueño
pues detrás puede aparecer lo onírico
cortado a la media luz de los espejos.
Me gustan todas las esquinas
porque en ellas están las rosas verdes
de la primavera que no florece.
Siempre que me pierdo
en el tedio y la duda
busco las esquinas
sé que me encontraré
con el lugar más extraño que jamás vi
que ya no estaré triste
que vendrá un nuevo viento
un puñal de lirios y salmos
que me harán olvidar para siempre
la monotonía del paisaje horizontal.
Pues nadie alzó su velo ni vivió la maravilla
andando por un camino de orugas
sino en la verticalidad
de segundos
minutos y horas.
Por eso me gustan las esquinas.
También me gustan porque en la
vida cotidiana no hay esquinas
sino pozos ciegos
tan profundos como el de la muerte
donde tropezamos para nunca.
Mi piacciono gli angoli dei nomi
perché nascondono sorgenti di bellezza
emozioni imprecise
riflessi di altri riflessi anteriori
e riposo dallo stiramento della pelle
dell'universo per non vedere sempre l'orizzonte
come limite vitale.
Mi piacciono anche gli angoli del sogno
perché dietro può apparire l'onirico
tagliato nella semioscurità degli specchi.
Mi piacciono tutti gli angoli
perché in essi ci sono le rose verdi
della primavera che non fiorisce.
Ogni volta che mi perdo
nel tedio e nel dubbio
cerco gli angoli
So che mi troverò
col luogo più strano che abbia mai visto
che non sarò più triste
che verrà un vento nuovo
un pugnale di gigli e di salmi
che mi faranno dimenticare per sempre
la monotonia del paesaggio orizzontale.
Ebbene, nessuno ha alzato il velo né ha sperimentato la meraviglia
camminando lungo un sentiero di bruchi
anzi nella verticalità
di secondi
minuti e ore.
Per questo mi piacciono gli angoli.
Mi piacciono anche perché
nella vita quotidiana non ci sono angoli
ma pozzi ciechi
tanto profondi come quello della morte
dove inciampiamo per non vedere altro.
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