de/di Alejandro Céspedes
(trad. Marcela Filippi)
Traspasar la frontera era tan fácil… Quién le dice a la
caricia cuál es el territorio prohibido. Cómo sabe la piel
que a partir de una célula inexacta comienza la maraña
del deseo a enredarse y hacerse invulnerable.
Qué señales informan a esas manos de que la nueva
tierra donde están cabalgando sus diez dedos todavía
no puede ser pisada.
Qué puntos de la piel van indicando dónde están los
linderos del camino por el que transitar es aún posible
sin tener que esconder las emociones. Cómo puede
saber la blanda esponja, los redondos planetas de la
espuma, que en un instante el radio de sus órbitas
empieza a gravitar sobre el peligro.
Qué espasmo del cerebro modifica la intención de la
esponja, del labio, de los dedos.
Qué neurona oscurece y afila la mirada del hombre ante
un asombro que unos segundos antes solo era un trozo
de piel sucia entre sus manos. ¿En qué clase de espectro
puede llegar a encarnarse la ternura?
Oltrepassare la frontiera era così facile... Chi dice alla
carezza qual è il territorio proibito? Come può sapere
la pelle che da una cellula inesatta inizi l'intreccio
del desiderio ad avvilupparsi e a diventare invulnerabile?
Quali segnali informano a quelle mani che quella nuova
terra dove le loro dieci dita cavalcano non può ancora
essere calpestata?
Quali punti della pelle indicano man mano dove si trovano
i confini del sentiero lungo il quale sia ancora possibile transitare
senza dover nascondere le emozioni? Come può sapere
la morbida spugna, i rotondi pianeti della schiuma,
che in un istante il raggio delle loro orbite inizia
a gravitare intorno al pericolo?
Quale spasmo del cervello modifica l'intenzione della
spugna, del labbro, delle dita?
Quale neurone scurisce e affina lo sguardo dell'uomo dinanzi
a uno stupore che pochi secondi prima era solo un pezzo
di pelle sudicia tra le sue mani? In quale genere di spettro
potrebbe incarnarsi la tenerezza?
(Del libro Las caricias del fuego. Amargord ediciones. Madrid, 2018)
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