lunedì 28 febbraio 2022

UN ENCUENTRO/UN INCONTRO

de/di Rodolfo Serrano

(trad. Marcela Filippi)


Nos encontramos después de tantos años. 

Tú tan guapa y yo en los mismos bares. 

Te acompaña una joven. Dices: Es mi hija.

Tiene tu misma cara. Esa sonrisa 

burlona con que siempre me trataste.

Sus ojos son tus ojos. Y adivino

el mismo corazón. Esos latidos 

capaces de arrastrarme hasta el infierno.


Me hablas de las cosas que se hablan

cuando todo está dicho y no hay respuestas.

Ella nos mira seguramente preguntándose

si alguna vez fuimos jóvenes o siempre

hemos tenido esta tristeza 

de estación sin viajeros y sin trenes.


Ella no dice nada. Solo mira 

impaciente el reloj 

mientras le cruza 

por la cara ese gesto tan tuyo de fastidio.

Te marchas, prometiendo una llamada

que sé que nunca harás.

Vuelves de pronto la cabeza: ¿Sabes?

dentro de poco cumplirá los veinte.

Y qué casualidad. Casi los mismos

que se han cumplido ya de nuestra huida 

al hotel nunca olvidado de Lisboa.



Ci incontriamo dopo tanti anni.

Tu così bella e io negli stessi bar.

Ti accompagna una ragazza. Tu dici: È mia figlia.

Ha la tua stessa faccia. Quel sorriso

burlone con cui mi trattavi sempre.

I suoi occhi sono i tuoi occhi. E percepisco

lo stesso cuore. Quei palpiti

capaci di trascinarmi fino all'inferno.


Mi parli delle cose di cui si parla

quando tutto è stato detto e non ci sono risposte.

Lei ci guarda sicuramente chiedendosi

se siamo mai stati giovani o se sempre

abbiamo avuto questa tristezza

 da stazione senza passeggeri e senza treni.


Lei non dice nulla. Guarda solo

impaziente l'orologio

mentre l'attraversa

quel gesto così tuo di fastidio lungo il viso.

Te ne vai, promettendo una telefonata

che so bene non  farai mai.

Improvvisamente volti la testa: Sai?

Presto avrà vent'anni.

E che casualità! Quasi gli stessi

che sono già trascorsi dalla nostra fuga

all'hotel mai dimenticato di Lisbona.

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