venerdì 11 febbraio 2022

LECTURA DEL SILENCIO PARA MIGUEL/LETTURA DEL SILENZIO PER MIGUEL

de/di Valentín Martín

(trad. Marcela Filippi)


Yo morí a los diecisiete.


El resto ha sido otra cosa:

tiempo avaro sin cornisas

desde donde despeñar 

el descenso a los infiernos

y dis!ntos compañeros de viaje.


Hoy escribo desnudo y solo

mientras pasa la vida en las pupilas

de las muchachas sin abismos ni dulzura 

y enmudezco

ante los niños que no piden pan,

sino un porvenir de funcionario.


Cuando yo estaba vivo

había cosas raras pero no tantas.


Los hombres soñaban llanuras.


Algunos robaban aromas

otros teníamos nombres baratos

y hasta sen!do del humor.


Los charlatanes sabían callar,

había pocos pelirrojos

y, eso es cierto,

muchos enfermos de nostalgia.


Cuando yo estaba vivo

la vida era un cántaro de luz,

una sílaba siempre incierta

la dócil amenaza del otoño

y poco más, pero suficiente.


Creo que voy a volver al silencio.

Esto era sólo un ensayo general.


Sono morto ai diciassette.


Il resto è stato un'altra cosa:

tempo avaro senza cornici

da dove compiere

la discesa agli inferni

e diversi compagni di viaggio.


Oggi scrivo nudo e solo

mentre la vita scorre nelle pupille

delle ragazze senza abissi né dolcezza

e  ammutolisco

davanti ai bambini che non chiedono pane,

bensì un avvenire da funzionario.


Quand'ero vivo

c'erano cose strane ma non così tante.


Gli uomini sognavano pianure.


Alcuni rubavano aromi

altri avevano nomi modesti

e perfino senso dell'umorismo.


I ciarlatani sapevano tacere,

c'erano pochi coi capelli rossi

e, ciò è vero,

molti malati di nostalgia.


Quand'ero vivo

la vita era un cantaro di luce,

una sillaba sempre incerta

la docile minaccia dell'autunno

e poco altro, ma a sufficienza.


Credo che tornerò al silenzio.

Questo era solo una prova generale.



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