de/di Manuel López Azorín
(trad. Marcela Filippi)
Ayer es sólo un sueño,
algo que fue pero que ya no existe
aunque a veces visite la memoria
vestido de dolor o de alegría.
Ayer se fue.
La vida
es un tiempo de llanto inexplicable
y es un tiempo de dicha.
Su madeja
enreda la memoria y nos devuelve
un tiempo inexistente
envuelto entre las luces y las sombras
de algo que ya es un sueño.
Ayer se fue, mañana no ha llegado
Ayer es sólo tiempo en la memoria.
Ieri è solo un sogno
qualcosa che fu ma che già non esiste
benché a volte visiti la memoria
vestito di dolore o di allegria.
Ieri svanì.
La vita
è un tempo di pianto inspiegabile
e anche un tempo di gioia.
La sua matassa
aggroviglia la memoria e ci restituisce
un tempo inesistente
avvolto tra le luci e le ombre
di qualcosa che è già un sogno.
Ieri è svanito, domani non è giunto
Ieri è solo tempo nella memoria.
(Del libro Sólo la luz alumbra. Poesía 1986-2010. Sial/Fugger Poesía. Madrid 2011)
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