giovedì 17 ottobre 2024

DIARIO DE UN PINTOR/DIARIO DI UN PITTORE

de/di Álvaro Valverde
(trad. Marcela Filippi)
                                                      Ramón Gaya
NO he vivido bastante para saber si existe.
Después de conocer la fuerza que anticipa
el temblor del misterio, ya nunca cesaría
la búsqueda que diera otro sentido
a todo cuanto entonces me llamaba.
Cuando tuve que huir, me confortó pensar
que acaso en la distancia adivinara
la oculta identidad de su apariencia.
Al viajar recordé cada ciudad extinta
como suma y principio, como origen y término.
Las noches en hoteles en cuartos de una noche
encerraron apenas una exigua señal
de que había esperanza.
Paseé mi mirada por un mundo continuo
donde no era admitida otra sed de deseo.
Me debí a una obediencia.
No sé si habré llegado.
Me basta en esta hora el sol sobre los mármoles
y el agua sucesiva que reflejan.
La voz del vendedor dice que es tiempo.


                                     
NON ho vissuto abbastanza per sapere se esiste.

Dopo aver conosciuto la forza che anticipa
il tremore del mistero, non cesserebbe mai
la ricerca che desse un altro senso
a ciò che mi chiamava allora.
Quando dovetti fuggire, mi ha confortato pensare
che forse in lontananza avrei intuito
l'identità nascosta della sua apparenza.
Viaggiando ho ricordato ogni città estinta
come cifra e principio, come origine e termine.
Le notti in alberghi in camere da una notte
racchiudevano appena un esiguo segnale
che ci fosse speranza.
Percorsi con lo sguardo attraverso un mondo continuo
dove non era ammessa un'altra sete di desiderio.
Lo dovevo a un'obbedienza.
Non so se sarò arrivato.
Mi basta a quest'ora  il sole sui marmi
e l'acqua successiva che riflettono.

La voce del venditore dice che è tempo.


(De Meditaciones del lugar. Antología poética, 1989-2018. Editorial Pre-Textos, Valencia 2024)

 

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