martedì 29 ottobre 2024

TESTIGO DE EXCEPCIÓN/TESTIMONE D'ECCEZIONE

de/di Francisca Aguirre
(trad. Marcela Filippi)

Un mar, un mar es lo que necesito.
Un mar y no otra cosa, no otra cosa.
Lo demás es pequeño, insuficiente, pobre.
Un mar, un mar es lo que necesito.
No una montaña, un río, un cielo.
No. Nada, nada,
únicamente un mar.
Tampoco quiero flores, manos,
ni un corazón que me consuele.
No quiero un corazón
a cambio de otro corazón.
No quiero que me hablen de amor
a cambio del amor.
Yo sólo quiero un mar:
yo sólo necesito un mar.
Un agua de distancia,
un agua que no escape,
un agua misericordiosa
en que lavar mi corazón
y dejarlo a su orilla
para que sea empujado por sus olas,
lamido por su lengua de sal
que cicatriza heridas.
Un mar, un mar del que ser cómplice.
Un mar al que contarle todo.
Un mar, creedme, necesito un mar,
un mar donde llorar a mares
y que nadie lo note.


Un mare, un mare è ciò di cui ho bisogno.
Un mare e nient'altro, null'altro.
Il resto è piccolo, insufficiente, povero.
Un mare, un mare è ciò di cui ho bisogno.
Non una montagna, un fiume, un cielo.
No. Niente, nulla,
soltanto un mare.
Non voglio nemmeno fiori, mani,
né un cuore che mi consoli.
Non voglio un cuore
in cambio di un altro cuore.
Non voglio che mi parlino d'amore
in cambio dell'amore.
Voglio solo un mare:
ho soltanto bisogno di un mare.
Un'acqua di distanza,
un'acqua che non sfugga,
un'acqua misericordiosa
in cui lavare il mio cuore
e lasciarlo sulla sua riva
per farlo trascinare dalle sue onde,
leccato dalla sua lingua di sale
che cicatrizza ferite.
Un mare, un mare di cui essere complice.
Un mare a cui raccontare tutto.
Un mare, credetemi, ho bisogno di un mare,
un mare dove piangere a dirotto
e che nessuno se ne accorga.

(De Prenda de abrigo. OléLibros)

 

Nessun commento:

Posta un commento