sabato 1 marzo 2025

DEL DETERIORO/DEL DETERIORAMENTO

de/di Hilario Barrero
(trad. Marcela Filippi)

Tus ojos y la plata, tus manos y la prisa,
el retrato que está sin enmarcar,
las cartas y las ramblas y aquel siete de julio
van perdiendo su sitio, el fuego que no quema,
ya somos más ceniza, cansados nos sentamos
en el parque viendo pasar lo que nosotros fuimos,
recogemos la casa, nos cuesta respirar.
Hay un desorden que crece entre los libros,
un brusco desconcierto en las caricias,
un lento deterioro en el lecho revuelto:
cada noche dejamos a los pies el cobertor
preparados y en guardia por si llega la muerte.


I tuoi occhi e l'argento, le tue mani e la fretta,
il ritratto che non è incorniciato,
le lettere e le ramblas e quel sette luglio
stanno perdendo il loro posto, il fuoco che non brucia,
ormai siamo più cenere, stanchi ci sediamo
nel parco guardando passare ciò che siamo stati,
raccogliamo la casa, facciamo fatica a respirare.
C'è un disordine che cresce tra i libri,
un improvviso sconcerto nelle carezze,
un lento deterioramento nel letto sottosopra:
ogni notte lasciamo la coperta ai piedi
preparati e in guardia nel caso in cui sopraggiunga la morte.


                                                        (De Tarja. Renacimiento, Sevilla 2024)

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