mercoledì 5 gennaio 2022

A VECES EL MAR TIENE UN EXTRAÑO SOSIEGO/A VOLTE IL MARE HA UNA STRANA QUIETE

de/di Juan José Vélez Otero

(trad. Marcela Filippi)


A veces el mar tiene un extraño sosiego 

que las aves imitan, una incierta conciencia 

de la vida que pasa inútilmente hermosa, 

preciosamente vana, calladamente inmóvil. 

Es el mudo deseo de ser hoja en la brisa 

lo que emulan las aves. A veces el mar tiene 

una cierta tristeza que las aves imitan,  

el rotundo vacío de un poniente sin ecos 

de veranos antiguos. Es la blanca nostalgia 

de la infancia sin prisas lo que emulan las aves. 

A veces el mar tiene las ventanas abiertas 

y un batir de visillos que las aves imitan, 

un aroma de fruta otoñal y madura 

en el cesto dormido. Es el lento destino 

en espejos de agua lo que emulan las aves. 

A veces el mar tiene reflejos de mis alas. 



A volte il mare ha una strana quiete

che gli uccelli imitano, un'incerta coscienza 

della vita che trascorre inutilmente bella,

preziosamente vana, silenziosamente immobile.

È il muto desiderio di essere foglia nella brezza

ciò che emulano gli uccelli . A volte il mare ha

una certa tristezza che gli uccelli imitano ,

il reboante vuoto di un ponente senza echi

di antiche estati. È la bianca nostalgia 

dell'infanzia senza premure ciò che emulano gli uccelli.

A volte il mare ha le finestre aperte

e uno sbattere di tende che gli uccelli imitano,

un aroma di frutta autunnale e matura

nel cesto assopito. È il lento destino 

in specchi d'acqua ciò che emulano gli uccelli.

AIl mare a volte ha riflessi delle mie ali.


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