de/di Zhivka Baltadzhieva
(trad. Marcela Filippi)
Me devuelven a Eurídice
pero no podré ver su sombra.
Me devuelven a Eurídice
pero sin la memoria del amor
que baja al infierno.
Me devuelven a Eurídice
pero sin camino de ida y vuelta
¿adónde? ¿y a quién?
¿Cómo encontrarme?
¿Soy la lira que arrancan
con dientes y uñas
las bacantes?
Sin recuerdos
no veo la luz
de la que me hablaron los dioses del Tártaro
y los rayos – sortilegios
de la escritura.
Me devuelven a Eurídice.
¿pero en qué dirección
me siguen sus pasos?
Descendí al fondo de mí mismo
y me echaron.
Sin sombra.
Sin mirada.
Hasta mi sangre
quema
en la herida de Otro.
Nada sufro.
Y canto.
Porque no siento.
Mi restituiscono a Euridice
ma non potrò vedere la sua ombra.
Mi restituiscono a Euridice
ma senza la memoria dell'amore
che scende all'inferno.
Mi restituiscono a Euridice
ma senza via di andata e di ritorno
dove? A chi?
Come ritrovarmi?
Sono la lira che strappano
con denti e unghie
le baccanti?
Senza ricordi
non vedo la luce
di cui mi hanno parlato gli dei del Tartaro
e i fulmini - sortilegi
della scrittura.
Mi restituiscono a Euridice.
Ma in quale direzione
mi seguono i suoi passi?
Discesi in fondo a me stesso
e mi cacciarono.
Senza ombra.
Senza sguardo.
Persino il mio sangue
brucia
nella ferita di un Altro.
Per nulla soffro.
E canto.
Perché non sento.
(Del libro Fuga a lo Real. Amargord, Madrid 2012)
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