giovedì 6 febbraio 2025

LA SIEMBRA/LA SEMINA

de/di Manuel López Azorín
(trad. Marcela Filippi)

Presentí la llegada de todas las tormentas
y seguí en la tarea de trabajar los días
porque el hombre es más hombre si se afana en los sueños
de hacerse mientras cuida los campos que le siembras.
            (Es más fácil, después, que florezcan cosechas,
            recoger algún fruto que alimente el latido,
            crecer en el camino hechos con pasos limpios.)

Vi al tornado tragarse, con sus negros anillos, la esperanza,
yo seguí en la tarea  de aprender caminando,
de corregir errores,
de arreglar los destrozos...

(Todo sueño persiste cuando existe el propósito.)

Vi la astucia de los vientos metálicos
cercenar todo aquello que impedía su paso.

Yo persistí en mi sueño,
resistí como pude, caminando,
buscando dónde arar para sembrarme.

De esta tierra de siembra surge, fértil,
cosecha que reparto para todos.

Y me siembro de nuevo.


Ho percepito l'arrivo di tutte le tormente
e ho continuato il compito di lavorare i giorni
perché l'uomo è più uomo se si affanna per i sogni
costruirsi mentre si prende cura dei campi che gli semini.
        (È più facile, dopo, che prosperino i raccolti,
        raccogliere qualche frutto che nutra il palpito,
        crescere sul percorso tracciato da passi puliti.)

Ho visto il tornado inghiottire, con i suoi neri anelli, la speranza,
io ho continuato nel compito di imparare camminando,
di correggere errori,
di sistemare disastri...

(Ogni sogno persiste quando c'è un obiettivo.)

Ho visto l'astuzia dei venti metallici
spezzare tutto ciò che ne impediva il passaggio.

Ho persistito nel mio sogno,
ho resistito come ho potuto, camminando,
cercando dove arare per seminare me stesso.

Da questa terra di semina emerge, fertile,
raccolto che condivido con tutti.

E semino me stesso di nuovo.

(De Sólo la luz alumbra. Sial/Fugger Poesía) 

Nessun commento:

Posta un commento