de/di José Cereijo
(trad. Marcela Filippi)
Los dones del otoño
van estando contigo: la tierna luz cansada,
la silenciosa gloria del paisaje,
la familiar torpeza, la
intimidad con lo que muere. Son una compañía
más reservada, es cierto, acaso más difícil,
pero también más fiel: capaz de ser tú mismo
en una medida en que no lo sería
la petulancia, el apresuramiento
del verano. Una riqueza menos obvia,
pero más permanente.
I doni dell'autunno
sono con te: la tenera luce stanca,
la silenziosa gloria del paesaggio,
la familiare inettitudine, la
intimità con ciò che muore. Sono una compagnia
più riservata, è vero, forse più difficile,
ma anche più fedele: capace di essere te stesso
nella misura in cui non lo sarebbe
la petulanza, la premura
dell'estate. Una ricchezza meno ovvia,
ma più permanente.
(del libro Árbol desnudo, Renacimiento 2017
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