venerdì 5 marzo 2021

ACEPTEMOS/ACCETTIAMO

 de Olalla Castro Hernández

(trad. Marcela Filippi)


Está bien. 

Aceptemos que hay un yo

que, de un golpe de voz, 

puede ser dicho.

Aceptemos que ese yo 

que es capaz de nombrarse

tiene a veces mi cara,

se parece a este cuerpo esquinado.

Está bien. 

No hablemos de ficción ni de relato.

Repitamos yo, yo, yo 

tantas veces como sean precisas para armarlo.


Juntemos las astillas 

hasta inventar el hueso.

Pronunciemos yo

y veamos qué turba 

se despierta al decirlo.


Va bene.

Accettiamo che ci sia un io

che, con un colpo di voce,

si possa dire.

Accettiamo che quell'io

che è capace di nominarsi

a volte abbia la mia faccia,

somigli a questo corpo messo all'angolo.

Va bene.

Non parliamo di finzione né di racconto.

Ripetiamo io, io, io

tante volte 

quante siano necessarie per comporlo.


Mettiamo insieme le schegge

fino a inventare l'osso.

Pronunciamo io

e vediamo quale turba

si desta nel dirlo.


                                               (Del libro Inventar el hueso, Premio Unicaja de Poesía. Pre-Textos, 2019)

Nessun commento:

Posta un commento