venerdì 12 marzo 2021

CANTO REVOLUCIONARIO/CANTO RIVOLUZIONARIO

 de/di Valentín Martín

(trad. Marcela Filippi)

                                                                                                                         Para una amiga

Otoño fue lo más parecido a un azul

lo contrario a un balazo

la alegría febril de un musical

el tráfico de influencias

con quien gobierna las órbitas.


Nunca sabremos si fue diosa o dios

sólo que estaba de nuestra parte

tal vez tenía el día bueno

había dormido bien

o simplemente se dio el capricho

de construir gramo a gramo

una niña para los octubres.


Pero no una niña cualquiera

una de calorcito y antorcha

que supiera ir y volver por el mundo

ayudando a morir a los maizales

a los membrillos sin familia

a los refugiados que no salieron de casa

a los hombres con lentitud en la boca

a las mujeres con el vacío en las manos

y marcharse a las cigüeñas

hasta el próximo campesino.


No vino a quitarnos el tiempo

sino a hacernos uno nuevo

con bulevares que nacen a diario

donde majar los silencios sin prisa

cuando te aproximas a un arrecife

a la mayor soledad de los solos

que ella dice tantas veces

o te vas a tus adentros

porque afuera hace frío y no se sospecha

una mínima senda de luz

que lleve tu dirección y te encuentre

mientras  se bebe la vida.


Hace muchos años de esto

quiero decir del milagro

un milagro que no pasa en silencio

sino que pacta nubes cuajadas

pausas de brincos

lenguajes solares

universos de campanas

tranvías sin cautiverios

en fin, el amor como un himno.


Hay que seguir asombrándose

como se asombran los niños sin juguetes

los mutilados de guerra que no guerrearon

las muertes gratis

las cenizas que olvidaron la madera

los desvanes sin viento

de que alguien multiplique el pan para todos

sin pedir nada a cambio.


Digo que hace muchos  años

cerca del mar

donde las magas.


                                                                                                                           Per un'amica


L'autunno fu più vicino al blu

l'opposto di un proiettile

la gioia febbrile di un musical

il traffico di influenze 

con chi governa le orbite.


Non sapremo mai se fu una dea o un dio

soltanto che fu dalla nostra parte

forse aveva avuto una buona giornata

aveva dormito bene

o semplicemente si concesse il capriccio

per costruire grammo per grammo

una ragazza per i mesi di ottobre.


Ma non una ragazza qualunque

una di tepore e di torcia

che sapesse come andare e tornare per il mondo

aiutando a morire i campi di grano 

le mele cotogne senza famiglia

i rifugiati che non sono usciti di casa

gli uomini con lentezza nella bocca

le donne con il vuoto nelle mani

e andarsene al seguito delle cicogne

fino al prossimo contadino.


Non è venuta a sottrarci il tempo

bensì a costruircene uno nuovo

con viali che nascono quotidianamente

dove ingannare i silenzi senza fretta

quando ti avvicini a una scogliera

alla maggiore solitudine di chi è solo

e lei molte volle dice

di rifugiarti nel tuo profondo

perché fuori fa freddo e non si avverte

un minimo sentiero di luce 

che abbia il tuo indirizzo e ti trovi

mentre lei si beve la vita.


Molti anni  da questo

intendo il miracolo

un miracolo che non passa in silenzio

bensì pattuisce nuvole raggruppate

pause di balzi

linguaggi solari

universi di campane

tram non ingabbiati

insomma, l'amore come inno.


Bisogna continuare a stupirsi

così come i bambini senza giocattoli

i mutilati di guerra che non hanno combattuto

le morti gratuite

le ceneri che hanno dimenticato il legno

le soffitte senza vento

che qualcuno moltiplichi il pane per tutti

senza chiedere nulla in cambio.


Dico che molti anni fa

vicino al mare

là, dove le ammaliatrici

                                                                                                 (de El gen inviolable. Edit. Lastura, 2019)

Digo que hace muchos años
cerca del mar
donde las magas.


Delucidazioni per il lettore italiano:

Il poeta, nella prima strofa, decanta la data in cui è nata l'amica, cioè l'autunno che, invece di essere la porta al freddo e alla solitudine dell'inverno, si è trasformato in un blu, in un cielo d'amore e d'estate. L'opposto di un proiettile, vale a dire vita.  Chi governa le orbite, cioè come un essere superiore che si è servito delle sue influenze affinché avvenisse l'incontro .

Poi, segue un elogio rivolto all'amica, ogni verso è una definizione di lei.

Al prossimo contadino,  è un ghigno  all'origine del poeta che, essendo figlio di contadini, si considera un contadino che scrive. 

Evidenzia, poi, i motivi della venuta di lei. Evocazione all'ebbrezza della sua giovinezza.

Bisogna continuare a stupirsi; significa che perdurerà nel tempo la devozione per lei: è l'eternità.

In Spagna, la Galizia è considerata la terra delle streghe, che io traduco con la parola ammaliatrice, perché trasmette il potere magico della seduzione di questa donna-amica-maga.


 

Digo que hace muchos años
cerca del mar
donde las magas.
Digo que hace muchos años
cerca del mar
donde las magas.

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