di/de Valerio Magrelli
(trad. Marcela Filippi)
Questa pagina è una stanza disabitata.
Ogni tanto porto una seggiola rotta
o un pacco di giornali, e li abbandono
in un angolo: nient'altro.
Quello che avanza si dispone qui
e nella tregua dell'uso si deposita.
E' l'ultima sosta degli oggetti
prima d'uscire dall'orizzonte della casa,
nella luce chiara del loro tramonto.
Esta página es una habitación deshabitada.
A veces traigo una silla rota
o un manojo de diarios, y los abandono
en un rincón: nada más.
Lo que sobra se dispone aquí
y en la tregua del uso se posa.
Es la última pausa de los objetos
antes de salir del horizonte de la casa,
en la clara luz de su atardecer.
(dal libro “Ora serrata retinae”, Einaudi)
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