La lengua es la que mira
los signos descifrables del vuelo de las aves.
Su invisible mirada pone en orden el mundo
y traduce las sombras,
recorre las comarcas remotas del recuerdo,
las hondas, subterráneas corrientes minerales
donde duerme la noche, la sigilosa llama
que devora en lo oscuro
el resto intransitivo del latido.
los signos descifrables del vuelo de las aves.
Su invisible mirada pone en orden el mundo
y traduce las sombras,
recorre las comarcas remotas del recuerdo,
las hondas, subterráneas corrientes minerales
donde duerme la noche, la sigilosa llama
que devora en lo oscuro
el resto intransitivo del latido.
Y es un ala de escarcha, es un ala que vuela
y remonta en lo oscuro de su oscura emergencia,
más allá de las nubes y triunfa sobre el tiempo.
Oceánica y lenta, la que mira es la lengua.
La lengua es la que ve la impalpable presencia
que siembra la semilla de la muerte
y el animal callado que emergió de la cueva,
de la ciudad prohibida en medio de la noche,
el animal que aguarda en su silencio
de peces en la sombra, en la orilla del tiempo.
Un animal de sombra
que transcurre en la sangre callada del planeta
y palpita en la nube con lluvia y con salitre
de estas horas de invierno y arenas y cristales
en la ciudad sitiada de los sueños.
en la ciudad sitiada de los sueños.
E’ la lingua che guarda
i segni decifrabili del volo degli uccelli.
i segni decifrabili del volo degli uccelli.
Il suo invisibile sguardo mette in ordine il mondo
e traduce le ombre,
percorre le remote regioni del ricordo,
le profonde, sotterranee correnti minerali
dove dorme la notte, la diligente fiamma
che divora nel buio
il resto intransitivo del battito.
e traduce le ombre,
percorre le remote regioni del ricordo,
le profonde, sotterranee correnti minerali
dove dorme la notte, la diligente fiamma
che divora nel buio
il resto intransitivo del battito.
Ed è un'ala di gelo, è un'ala che vola
e rimonta nell’oscuro della sua oscura emergenza,
al di à delle nuvole e trionfa sul tempo.
e rimonta nell’oscuro della sua oscura emergenza,
al di à delle nuvole e trionfa sul tempo.
Oceanica e lenta, è la lingua che guarda.
E’ la lingua che vede l’impalpabile presenza
che semina il seme della morte
e l'animale silenzioso che è emerso dalla grotta,
della città proibita nel mezzo della notte,
l'animale che attende nel suo silenzio
di pesci nell'ombra, sulla sponda del tempo.
E’ la lingua che vede l’impalpabile presenza
che semina il seme della morte
e l'animale silenzioso che è emerso dalla grotta,
della città proibita nel mezzo della notte,
l'animale che attende nel suo silenzio
di pesci nell'ombra, sulla sponda del tempo.
Un animale d’ombra
che percorre nel silenzioso sangue del pianeta
e palpita nella nuvola con pioggia e con salsedine
di queste ore d’inverno e sabbie e cristalli
nella città assediata dei sogni.
che percorre nel silenzioso sangue del pianeta
e palpita nella nuvola con pioggia e con salsedine
di queste ore d’inverno e sabbie e cristalli
nella città assediata dei sogni.
(del libro “El dueño del eclipse”)
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