de/di Marisa Peña
(trad. Marcela Filippi)
III
Yo nada tengo, excepto mi tristeza.
Un estado, si acaso, imperturbable,
un refugio, una torre,
un muro infranqueable y necesario,
que me salva de todas las certezas.
Tan sólo la tristeza me acompaña,
cuando el silencio cala hasta los huesos,
cuando llega la hora de desnudar el mundo,
de asumir lo perdido,
y no quedan paisajes que me acojan
para poder así recomponerme.
Non ho nulla, tranne la mia tristezza.
Uno stato, casomai, imperturbabile,
un rifugio, una torre,
un muro insormontabile e necessario,
che mi salva da tutte le certezze.
Soltanto la tristezza mi accompagna,
quando il silenzio cala fino alle ossa,
quando giunge l'ora di denudare il mondo,
di assumere ciò che è perduto,
e non restano paesaggi che mi accolgano
per potere così ricostruirmi.
(De La tristeza del farero. Marli Brosgen, 2021)
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