de/di Manuel Rico
(trad. Marcela Filippi)
La ventana que ya no es. La muerta
ventana que dejó, temblorosa,
imágenes aún vivas contra el tiempo y la arena.
La ventana de las casa en que he vivido,
mas ante todo
la ventana de entonces, la que daba
a un campo sin ciudad y vertederos,
a las calles huidizas, al frío vertical
y al calor imprevisto y a la niebla.
La ventana abierta a la avenida
y a los escaparates, al blanco y negro frágil
de los sueños vacíos.
La ventana
tras la que crecieron tus ojos, creció el mundo
y el domingo.
La ventana.
La finestra che non c'è più. La morta
finestra che ha lasciato, tremolanti,
immagini ancora vive contro il tempo e la sabbia.
La finestra delle case in cui ho vissuto,
ma soprattutto
la finestra di allora, quella che dava
a un campo senza città e senza discariche,
alle strade sfuggenti di chi fugge via, al freddo verticale
e al caldo imprevisto e alla nebbia.
La finestra aperta al viale
e alle vetrine, al fragile bianco e nero
dei sogni vuoti.
La finestra
dietro alla quale son cresciuti i tuoi occhi, è cresciuto il mondo
e la domenica.
La finestra.
(De Cuaderno de historia. Editorial Pre-Textos, Valencia 2021)
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