de/di Luis Alberto Cuenca
(trad. Marcela Filippi)
Pronto olvidarás todo.
Pronto te olvidarán.
Nuestra materia prima es el olvido.
Dónde está aquel pasaje del Nibelungenlied,
dónde aquella mirada de fuego inextinguible,
dónde aquella visión de tu desnudo
entre las sombras de la biblioteca,
dónde aquellas palabras que resonaron, crueles,
durante tantos años,
en mi alma.
Dónde están.
Qué se hicieron.
El bien y el mal, lo hermoso y lo terrible
de tu ínfima existencia pasaron, de la misma
manera que pasaron los imperios, las rosas,
los tebeos del sábado,
las lágrimas de miedo y de impotencia
que traía la noche con su muerte diaria.
Tu memoria está a punto de irse para siempre
y de dejarte solo, sin recuerdos.
Pronto olvidarás todo.
Pronto te olvidarán.
Presto dimenticherai tutto.
Presto ti dimenticheranno.
La nostra materia prima è l'oblio.
Dov'è quel passaggio del Nibelungenlied,
dove quello sguardo di fuoco inestinguibile,
dove quella visione del tuo nudo
tra le ombre della biblioteca,
dove quelle parole che risuonarono, crudeli,
per tanti anni,
nella mia anima?
Dove sono?
Dove sono finite?
Il bene il male, il bello e quanto terribile
della tua infima esistenza è passato, nella stessa
maniera in cui son passati gli imperi e le rose,
i fumetti del sabato,
le lacrime di paura e d'impotenza
che la notte con la sua morte quotidiana portava.
La tua memoria è sul punto di andarsene per sempre
e di lasciarti da solo, senza ricordi.
Presto dimenticherai tutto.
Presto ti dimenticheranno.
(de Bloc de otoño, 2018)
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