de/di Ana Montojo
(trad. Marcela Filippi)
Cumples catorce años y muy pronto
hará seis que me habitas la memoria.
Cuando vuelvas
no reconoceré tu piel al tacto
–era tibia y sudaba al salir del colegio.
Te brotará una sombra sobre el labio,
te romperá la voz en la garganta
y miraré tus piernas tapizadas
de suave adolescencia.
He expoliado tu armario esta mañana
y he encontrado tesoros imposibles:
monstruos de las galaxias, cochecitos,
dinosaurios de goma,
un proyecto polícromo
de pintor de vanguardia,
el balón de verdad y en la mochila
tu erudición pequeña
y una carta a los Reyes prematura.
¡Si aún era septiembre!
Puede que adivinaras
que era incierta tu fecha de regreso.
Ocho años son pocos para irte
a recorrer la eternidad tu solo,
sin permiso, dejando
solo en la noche al pato de peluche
y, por si fuera poco, se ha quedado
encendida tu risa,
resonando por todos los rincones.
Esta vez sí, tendré que regañarte.
Cuando vuelvas.
Compi quattordici anni e molto presto
saranno sei che abiti la mia memoria.
Quando ritornerai
non riconoscerò la tua pelle al tatto
-era tiepida e sudava uscendo da scuola.
Ti germoglierà un'ombra sul labbro,
ti spezzerà la voce in gola
e guarderò le tue gambe tappezzate
di soave adolescenza.
Ho frugato nel tuo armadio stamattina
e ho trovato tesori impossibili:
mostri delle galassie, macchinine,
dinosauri di gomma,
un progetto policromo
da pittore d'avanguardia,
la palla vera e nello zaino
la tua piccola erudizione
e una lettera prematura a los Reyes*.
Se ancora era settembre!
Può essere che indovinassi
che fosse incerta la tua data di ritorno .
Otto anni sono pochi per andartene
a percorrere l'eternità da solo,
senza permesso, lasciando
di notte da solo il papero di peluche
e, come se non bastasse, è rimasta
accesa la tua risata,
risuonando in ogni angolo.
Questa volta sì, dovrò rimproverarti.
Quando ritornerai.
*Festività che corrisponde alla nostra Befana
(de Jaime. Editorial Lastura, 2016)
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