de/di José María Álvarez
(trad. Marcela Filippi)
«En las sombras nocturnas vino a verme,
púdica y fiel, la deliciosa virgen».
BEN AL-ZAQQAQ
Para Lionel Ray
En la Biblioteca Ambrosiana
de Milán, hay un mechón
de la larga cabellera rubia de Lucrecia
Borgia, junto a unas cartas suyas
a Pietro Bembo.
(Este poema existirá
en la imaginación de aquel lector
que sepa quién fue Lucrecia Borgia,
qué significa un mechón rubio
de una cabellera como esa, qué dicen esas cartas
—aunque quizá no es esencial—, que
sepa quién fue Bembo.
Esos conocimientos
sublimarán en su alma una imagen, una emoción. Aquí, el Poeta
se limita a fijar un escenario
donde es el lector
quien crea la poesía)
«Nelle ombre notturne è venuta a trovarmi,
pudica e fedele, la deliziosa vergine».
IBEN AL-ZAQQAQ
Per Lionel Ray
Nella Biblioteca Ambrosiana
di Milano, c'è una ciocca
della lunga chioma bionda di Lucrezia
Borgia, insieme ad alcune sue lettere indirizzate
a Pietro Bembo.
(Questa poesia esisterà
nell'immaginazione di quel lettore
che sa chi era Lucrezia Borgia,
cosa significhi una ciocca bionda
di una chioma come quella, cosa dicono quelle lettere
—anche se forse non è essenziale –, che
sa chi era Bembo.
Quelle conoscenze
sublimeranno nella loro anima un'immagine, un'emozione. Qui,
il Poeta
si limita a fissare uno scenario
dove è il lettore
a creare la poesia)
(De Museo de cera. Editorial Balduque, 2023)
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