de/di Basilio Sánchez
(trad. Marcela Filippi)
En mi parte más sola crece un árbol
y yo escucho sus hojas.
Como ellas,
con un temblor idéntico,
respiran las palabras, y es su aliento
el que vuelve de pronto incandescente
lo que ya se ha extinguido.
El poema es el baile de los pájaros frente a la comitiva de la boda.
La poesía,
ese espacio mayor que el universo
del que hablaba John Berger,
esa suma infinita
de presencias y ausencias que habitamos,
con los ojos cerrados, los vivos y los muertos.
Me dedico a lo poco,
me digo cada día, pero a veces,
cuando los otros duermen,
cuando el silencio cobra su sentido en el centro de las cosas,
me descubro caminando en la noche
pensativo y magnífico como un pastor de Rilke.
Hoy he escrito una línea con la mano de Dios.
De todo lo posible,
el poeta ha elegido multiplicar los panes y los peces.
Nella mia parte più solitaria cresce un albero
e io ascolto le sue foglie.
Come esse,
con un tremore identico,
respirano le parole, e nel loro respiro
quello che torna all'improvviso incandescente
ciò che si è già estinto.
La poesia è il ballo degli uccelli dinanzi alla comitiva delle nozze.
Poesia,
quello spazio più grande dell'universo
di cui parlava John Berger,
quella somma infinita
di presenze e assenze che abitiamo,
con gli occhi chiusi, i vivi e i morti.
Mi dedico alle piccole cose,
mi dico ogni giorno, ma a volte,
quando gli altri dormono,
quando il silenzio ottiene il suo senso nel cuore delle cose,
mi ritrovo a camminare nella notte
pensieroso e magnifico come un pastore di Rilke.
Oggi ho scritto una linea con la mano di Dio.
Di tutto ciò che è possibile,
il poeta ha scelto di moltiplicare i pani e i pesci.
(De El baile de los pájatos. Editorial Pre-Textos, 2023)
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