lunedì 20 gennaio 2025

LAS FRACCIONES/LE FRAZIONI

de/di Alejandro Céspedes
(trad. Marcela Filippi)

FRACCIÓN 1
Solo un pequeño gesto –como todos los gestos
que inapreciablemente vuelven a unir de pronto
aquellas conexiones neuronales que se han ido formando
con nudos apretados en la infancia– desplegó ante los ojos
un mapa del olvido. Los recuerdos se ofrecen como pistas,
como migas de pan para volver a algo que ni existe
en el momento real que lo produce, ni tampoco ha existido
en ese territorio al que están intentando conducirnos.
Ocurrió en otro tiempo, allá, en aquel espacio intransitable
en el que coexisten dos formas de apariencias imposibles.
Se ve una figura abriendo un pozo. Unas manos pequeñas
dejan caer un cubo sobre agua.
Durante los brevísimos instantes
que hay entre el descenso de ese cubo
y la ruptura de la quietud del pozo ve sus ojos.
Se ve a sí mismo al fondo de un reflejo
que le acompañará siempre: recuerdos como aves
que mueren lentamente abatidas por tiros de petróleo
sobre un paisaje yermo cubierto de tristeza estolonífera.
Recuerdos que únicamente dejan en las manos
la enfermedad del humo. Recuerdos de unas manos
que retienen apenas la estéril descendencia
que quedó tras extinguirse el ruido.


FRAZIONE 1
Solo un piccolo gesto – come tutti i gesti
che in modo impercettibile all'improvviso riuniscono
quelle connessioni neurali che si sono formate
con nodi stretti nell’infanzia – dispiegò dinanzi agli occhi
una mappa dell'oblio. I ricordi si offrono come indizi,
come briciole di pane per tornare a qualcosa che nemmeno esiste
nel momento stesso in cui lo produce, né è mai esistito
in quel territorio in cui tentano di condurci.
E' accaduto in un altro tempo, lì, in quello spazio intransitabile
in cui coesistono due forme di apparenze impossibili.
Aprendo un pozzo si vede una figura. Delle piccole mani
fanno cadere un cubo nell'acqua.
Durante i brevissimi istanti 
che vi è tra la caduta di quel cubo
e la rottura della quiete del pozzo vede i suoi occhi.
Vede se stesso sullo sfondo di un riflesso
che lo accompagna sempre: ricordi come uccelli
che muoiono lentamente abbattuti da colpi di petrolio
su un paesaggio desolato ricoperto di tristezza stolonifera.
Ricordi che lasciano nelle mani solo
la malattia del fumo. Ricordi di alcune mani
che conservano appena  la sterile discendenza
che è rimasta dopo l'estinzione del rumore.

                                                                        (De Los infraleves. Lilliputienses editor, 2023)

 

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