de/di Martín Torregrosa
(trad. Marcela Filippi)
Adviertes en soledad
que habitas un espacio
que no te reconoce.
Pero la calle
no presta consuelo
ni dignifica el llanto
de aquel que la transita.
Es un vivir cautivo,
o tal vez solo tus pasos
descubren el silencio
a la orilla nerviosa
de una lámpara.
Da igual.
Siempre ocurre lo mismo,
ir detrás de unos ojos
persiguiendo quién sabe qué,
un lugar olvidado
donde nunca estuviste.
Atraviesas la noche
sin prisa, y con la lluvia,
ves cómo las olas
de un viento huracanado
desnudan bajo el agua
la luz en los cristales.
Avverti in solitudine
che abiti uno spazio
che non ti riconosce.
Ma la strada
non dà conforto
né dignità al pianto
di chi la transita.
È un vivere recluso,
o forse solo i tuoi passi
scoprono il silenzio
sulla sponda nervosa
di un lampione.
Fa lo stesso.
Accade sempre la stessa cosa,
andare dietro a degli occhi
inseguendo chissà cosa,
un luogo dimenticato
dove non sei mai stato.
Attraversi la notte
senza fretta, e con la pioggia,
vedi come le onde
di un vento burrascoso
spogliano sotto l'acqua
la luce nei cristalli.
(De Este olvido inservible. Huerga & Fierro. Madrid, 2022)