de/di Francisco Caro
(trad. Marcela Filippi)
Tras escribirlas siente
que ocupan el recinto del poema
al modo y como
habitarían
un claustro monacal
culpables, cómplices o puras,
a sí mismas se deben y se auxilian
cuanto nombran
lo nombran hacia adentro
sólo ellas se oyen.
Al hombre le parecen
palabras en capítulo
cerrado que le niegan
la voz pentecostés en su lectura
las pronuncia
con el mismo temor con que leía
cuando niño los ojos a los ciegos.
Dopo averle scritte sente
che occupano il recinto della poesia
nel modo e come
abiterebbero
un chiostro monastico
colpevoli, complici o pure,
sono debitrici di sé stesse e si ausiliano
ciò che nominano
lo nominano verso l'interno
solo esse stesse si ascoltano.
All'uomo sembrano
parole in capitolo
chiuso che gli negano
la voce pentecostale nella loro lettura
le pronuncia
con la stessa paura con cui leggeva
da bambino gli occhi dei ciechi.
(de Pasaje -en tercera persona-)
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