venerdì 14 dicembre 2018

EL FÓSIL/IL FOSSILE

José Watanabe
(trad. Marcela Filippi)
La vida en ti fue un pez de 20 centímetros.
Tu remoto latido, hoy petrificado,
vive ahora en mi cuerpo
 tan inverosímil como el tuyo.

Tú ya no puedes mirarte ni mirarme, no sabes
lo extraño que es ser pez u hombre.
Somos, te digo, inverosímiles, caprichos
de una madre delirante
que cuaja infinitas e insensatas formas en el mar
            y la tierra.

El ruido alegre de los niños en el museo
que se empinan a mirar otros fósiles
interrumpe mi habitual pesimismo,
             y me enternece:
después de todo, pescadito,
            tal vez alguna razón existe.

La vita in te fu un pesce di 20 centimetri.
Il tuo remoto palpito, oggi pietrificato,
vive ora nel mio corpo
              così inverosimile come il tuo.
Tu ormai non puoi guardarti né guardarmi, non sai
quanto è strano essere pesce o uomo.
Siamo, ti dico, inverosimili, capricci
di una madre delirante
che assembla infinite e insensate forme in mare
              e in terra.
Il rumore allegro dei bambini nel museo
che si mettono in punta di piedi a guardare altri fossili
interrompe il mio abituale pessimismo,
              e mi intenerisce:
dopo tutto, pesciolino,
              forse qualche ragione esiste.

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