de/di Javier Sánchez Menéndez
(trad. Marcela Filippi)
He besado muchas veces a mi madre en la cabeza, sobre
todo, cuando no podía levantar la cara para configurarse.
Hoy olía a un perfume barato pero limpio. Era una
confesión. Su respiración lenta y difícil,el corazón que late
debilitadamente y una esperanza quese agarra a lo que
no debe obtenerse.
Es la configuración. Las voces delos muertos quellaman
a destiempo y ese tono poético que ha dejado la esencia
por encima de la composición.
Con el beso en la cabeza defendí todo lo que no fui capaz
de decirle en persona. Una voz y mil manifestaciones de
cariño.
Ahora quema la vida. La sal se ha despertado del sueño
de los necios y Platón ha disfrazado de sapo su diálogo.
Vamos a morir a la provincia, a las sombras, a los falsos
ambientes, a la configuración.
LA CONFIGURAZIONE
Ho baciato tante volte mia madre sulla testa, soprattutto,
quando non poteva alzare il volto per mostrarsi. Oggi
aveva l'odore di un profumo economico ma pulito. Era una
confessione. Il suo respiro lento e affannoso, il cuore che batte
debolmente e una speranza che si aggrappa a ciò che non si
può avere.
È la configurazione. Le voci dei morti che chiamano
precocemente e quel tono poetico che lascia l'essenza
al di sopra della composizione.
Col bacio sulla testa ho difeso tutto ciò che non sono
stato in grado di dirle di persona. Una voce e mille
manifestazioni di affetto.
Ora la vita brucia. Il sale si è risvegliato dal sonno degli
sciocchi e Platone ha camuffato da rospo il suo dialogo.
Moriremo in provincia, nelle ombre, nei falsi
ambienti, nella configurazione.
(Del libro De cuna y sepultura. Sexto libro de Fábula. Ediciones El Gallo de Oro, 2018)
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