de/di Manuel Rico
(trad. Marcela Filippi)
Eran ellos:
los que vivieron la muerte y su avaricia
en plena juventud. Fuimos
los herederos de los temores,
las tapias donde su sombra, el hueco
para sus lágrimas
mientras crecíamos.
Después
en la edad indecisa de la conciencia,
fuimos su miedo viejo y su alegría,
la luz adormecida que despierta de pronto
y que se asusta, fuimos
los herederos grises de antiguas primaveras,
los viajeros hacia un abismo
hecho de incertidumbre y luminarias,
de aturdidas verdades y destellos
de un mundo al que nombrar
contra el crepúsculo.
Erano loro:
quelli che hanno vissuto la morte e la sua avidità
in piena giovinezza. Siamo stati
gli eredi delle loro paure,
i muri per la loro ombra, il buco
per le loro lacrime
mentre crescevamo.
Dopo,
nell'età indecisa della coscienza,
siamo stati la loro vecchia paura e la loro allegria,
la luce assopita che si sveglia all'improvviso
e che si spaventa, siamo stati
i grigi eredi delle antiche primavere,
i viaggiatori verso un abisso
fatto di incertezza e di luminarie,
di stordite verità e di bagliori
di un mondo da nominare
contro il crepuscolo.
(Del ibro CUADERNO DE HISTORIA. Editorial Pre-Textos. Valencia, 2021)
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