de/di Juan Carlos Mestre
(trad. Marcela Filippi)
Esta palabra no ha sido pronunciada contra los dioses, esta palabra y la sombra de esta palabra han sido pronunciadas ante el vacío, para una multitud que no existe.
Cuando la muerte acabe, la raíz de esta palabra y la hoja de esta palabra arderán en un bosque que otro fuego consume.
Lo que fue amado como cuerpo, lo escrito en la docilidad del árbol único, será consolación en un paisaje lejano.
Como la inmóvil mirada del pájaro ante la ballesta, así la palabra y la sombra de esa palabra aguardan su permanencia más allá de la revelación de la muerte.
Solo el aire, únicamente lo que del aire al aire mismo trasmitimos como testamento de lo nombrado, permanecerá de nosotros.
La luz, la materia de esta palabra y el ruido de la sombra de esta palabra.
Questa parola non è stata enunciata contro gli dei, questa parola e l'ombra di questa parola sono state pronunciate davanti al vuoto, per una moltitudine che non esiste.
Quando la morte finirà, la radice di questa parola e la foglia di questa parola arderanno in un bosco che un altro fuoco consumerà.
Ciò che è stato amato come corpo, ciò che è stato scritto nella docilità dell'albero unico, sarà consolazione in un paesaggio lontano.
Come l'immobile sguardo dell'uccello davanti alla balestra, così la parola e l'ombra di quella parola attenderanno la loro permanenza ben oltre la rivelazione della morte.
Solo l'aria, unicamente ciò che dall'aria all'aria stessa trasmettiamo come testamento di ciò che è pronunciato, perdurerà di noi.
La luce, la materia di questa parola e il rumore dell'ombra di questa parola.
(de La poesía ha caído en desgracia)
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