giovedì 10 aprile 2025

EUROPA

de/di Mario Míguez
(trad. Marcela Filippi)

Aquella a la que amó el dios de los helenos
y Cristo prefirió por dos mil años
es ahora un cadaver.

Europa aún conserva la hermosura en su rostro
pero ya está sin vida: os deslumbra una máscara.
Si la pálida forma
de los miembros bellísimos
parece que se mueve todavía,
no dejéis que os engañe,
es sólo un triste efecto de la carne al pudrirse:
el hervor de gusanos que devora su cuerpo
como a una marioneta la agita en su interior,
y aunque ese movimiento finge vida
no es más que el movimiento de la muerte.

La dulce hija de Agénor es ahora un cadáver
al que Cristo contempla con tristeza:
si no vuelve el espíritu de la Hélade
él ya nunca podrá resucitarla.


Quella che il dio degli Elleni amò
e che Cristo preferì per duemila anni
ora è un cadavere.

Europa conserva ancora la bellezza nel suo volto
ma è ormai senza vita: una maschera vi abbaglia.
Se la pallida forma
delle bellissime membra 
sembra che si muova ancora,
non vi lasciate ingannare,
è solo un triste effetto della carne in putrefazione:
l'ebollizione di vermi che divora il suo corpo
come una marionetta la scuote dal suo interiore,
e sebbene quel movimento finga vita
non è altro che il movimento della morte.

La dolce figlia di Agenore è ora un cadavere
che Cristo contempla con tristezza:
se lo spirito dell'Ellade non ritorna
egli non riuscirà mai a resuscitarla.

                                 (De Difícil es el alba. Renaciemiento)

 

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