de/di Juan José Vélez Otero
(trad. Marcela Filippi)
Madre, no planches más que me distraes.
No me muevas la mesa, ¿no ves que no me aprendo
los nombres de los césares?
Descansa ya un momento y siéntate en tu silla
a mirar la ventana, pon la radio, si quieres,
y busca esas canciones que me ponen tan triste.
Ya llegan a sus nidos los pájaros del patio
y estallan amarillas y recias las caléndulas.
La vida se ha aquietado,
la luz ha envejecido del aire en la ventana.
Vamos, ahora, entre los dos, a ventilar el cuarto.
Ya no es la misma luz sobre la mesa,
las tardes son distintas, me hice viejo,
hoy tengo más edad de la que entonces tenías.
No me sirve de nada lo aprendido,
de nada me sirvió lo acumulado.
No estoy triste, ni contento; sólo estoy:
parado y receloso muñeco de ventana
que mitiga el cansancio de no estar cansado.
Pues ya no me interesan los libros ni los césares,
pues ya no me interesan los brillos impostores
de aquel futuro infame.
Qué soledad
en la ventana abierta, qué abandono.
Sigue planchando, madre,
sigue planchando hasta desvencijar la mesa.
POMERIGGIO DI STUDIO
Mamma, non stirare più che mi distrai.
Non mi muovere il tavolo, non vedi che non riesco a imparare
i nomi dei Cesari
Riposa un attimo e siediti sulla tua sedia.
a guardare la finestra, accendi la radio, se vuoi,
e cerca quelle canzoni che mi rendono così triste.
Stanno già arrivando ai loro nidi gli uccelli del cortile
e sbocciano gialle e forti le calendule.
La vita si è calmata,
la luce è invecchiata dall'aria che entra dalla finestra.
Andiamo, ora, noi due, ad arieggiare la stanza.
Non è più la stessa luce sul tavolo,
i pomeriggi sono diversi, sono invecchiato,
oggi sono più vecchio di quanto tu lo fossi allora.
Ciò che ho imparato non mi serve a niente,
a niente mi è servito tutto ciò che ho accumulato.
Non sono triste, né contento; sono soltanto:
fantoccio da finestra fermo e diffidente
che mitiga la stanchezza di non essere stanco.
Bene, non mi interessano più né i libri né i Cesari,
bene, non mi interessano più i barlumi impostori
di quel futuro infame.
Che solitudine
alla finestra aperta, che abbandono.
Continua a stirare, mamma,
continua a stirare fino a fracassare il tavolo.
(De Cuando todos soñábamos con Ornella Muti. Ediciones Valparaíso, Granada 2022)
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