martedì 9 novembre 2021

SEXTINA DE LA DIOSA/SESTINA DELLA DEA

de/di Freddy Castillo Castellanos

(trad. Marcela Filippi)


Me dicen que ha vuelto la diosa

ambarina, con toda su belleza

irresistible. Emergió de su sueño

de Westphalen, amigo de la noche,

orfebre minucioso de la imagen.

Ha vuelto la diosa Todos lo dicen.


Pero no todos los que ahora dicen

que por estos parajes la diosa

ha vuelto con su misma imagen

encendida, conocen la belleza 

terrible que deslumbra en la noche

y domina, incandescente, el sueño.


No a todos perturba el sueño

esta presencia. Bien lo dicen

los bellos versos de Westphalen: noche

tras noche, arremete la diosa

insomne, envuelta en su belleza

total, dentro del reino de la imagen.


Y lo devasta. Y se vuelve imagen

pura que sólo la gracia y el sueño

del poeta y sus ganas de belleza

saben pertinaz y oscura. Dicen

que hubo un tiempo en que la diosa

nos perseguía, insaciable, por la noche,


por todos los rincones de la noche.

Sensual, en su pasión de imagen

irredenta, un rumor dejó la diosa

en un fugaz paseo por mi sueño.

Un rumor de mujer, de los que dicen

atrapar la ebriedad de la belleza.


En ese tiempo supe que la belleza

visita un sólo instante de la noche.

También supe que las musas dicen

sólo que llega a ser imagen

fiel de ellas, una especie de sueño

que nos lleva en vigilia tras la diosa.


Que la diosa ha vuelto, ya lo dicen,

el sueño y la ambarina imagen

que esta noche me dictan su belleza.




Mi dicono che è tornata la dea

ambrata, con tutta la sua bellezza

irresistibile. E' emersa da un sogno

di Westfalen, amico della notte,

minuzioso orafo dell'immagine.

E' tornata la dea. Tutti lo dicono.


Ma non tutti quelli che ora dicono

che in questi paraggi la dea

sia tornata con la sua stessa immagine

accesa, conoscono la bellezza

terribile che affascina di notte

e domina, incandescente, il sogno.


Non a tutti perturba il sogno

questa presenza. E bene dicono

i versi belli di Westfalen: notte

dopo notte, insorge la dea 

insonne, avvolta nella sua bellezza

totale, dentro il regno dell'immagine.


E lo devasta. E diventa immagine

pura che solo la grazia e il sogno

del poeta e i suoi desideri di bellezza,

sanno esser pertinace e oscura. Dicono

che ci fu un tempo in cui la dea

ci inseguiva, insaziabile, di notte,


in tutti gli angoli della notte.

Sensuale, nella sua passione d'immagine

irredenta, un rumor ha lasciato la dea

in un fugace andar per il mio sogno.

Un rumor di donna, di quelli che dicono

catturar l'euforia della bellezza.


In quel tempo seppi che la bellezza

visita un solo istante della notte.

Ho saputo anche che le muse dicono

solo ciò che può diventare immagine

fedele ad esse, una specie di sogno

che ci conduce in veglia dietro la dea.


Che la dea sia tornata, già lo dicono,

il sogno e l'ambrata immagine

che stanotte mi dettano la sua bellezza.

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