de/di Freddy Castillo Castellanos
(trad. Marcela Filippi)
Me dicen que ha vuelto la diosa
ambarina, con toda su belleza
irresistible. Emergió de su sueño
de Westphalen, amigo de la noche,
orfebre minucioso de la imagen.
Ha vuelto la diosa Todos lo dicen.
Pero no todos los que ahora dicen
que por estos parajes la diosa
ha vuelto con su misma imagen
encendida, conocen la belleza
terrible que deslumbra en la noche
y domina, incandescente, el sueño.
No a todos perturba el sueño
esta presencia. Bien lo dicen
los bellos versos de Westphalen: noche
tras noche, arremete la diosa
insomne, envuelta en su belleza
total, dentro del reino de la imagen.
Y lo devasta. Y se vuelve imagen
pura que sólo la gracia y el sueño
del poeta y sus ganas de belleza
saben pertinaz y oscura. Dicen
que hubo un tiempo en que la diosa
nos perseguía, insaciable, por la noche,
por todos los rincones de la noche.
Sensual, en su pasión de imagen
irredenta, un rumor dejó la diosa
en un fugaz paseo por mi sueño.
Un rumor de mujer, de los que dicen
atrapar la ebriedad de la belleza.
En ese tiempo supe que la belleza
visita un sólo instante de la noche.
También supe que las musas dicen
sólo que llega a ser imagen
fiel de ellas, una especie de sueño
que nos lleva en vigilia tras la diosa.
Que la diosa ha vuelto, ya lo dicen,
el sueño y la ambarina imagen
que esta noche me dictan su belleza.
Mi dicono che è tornata la dea
ambrata, con tutta la sua bellezza
irresistibile. E' emersa da un sogno
di Westfalen, amico della notte,
minuzioso orafo dell'immagine.
E' tornata la dea. Tutti lo dicono.
Ma non tutti quelli che ora dicono
che in questi paraggi la dea
sia tornata con la sua stessa immagine
accesa, conoscono la bellezza
terribile che affascina di notte
e domina, incandescente, il sogno.
Non a tutti perturba il sogno
questa presenza. E bene dicono
i versi belli di Westfalen: notte
dopo notte, insorge la dea
insonne, avvolta nella sua bellezza
totale, dentro il regno dell'immagine.
E lo devasta. E diventa immagine
pura che solo la grazia e il sogno
del poeta e i suoi desideri di bellezza,
sanno esser pertinace e oscura. Dicono
che ci fu un tempo in cui la dea
ci inseguiva, insaziabile, di notte,
in tutti gli angoli della notte.
Sensuale, nella sua passione d'immagine
irredenta, un rumor ha lasciato la dea
in un fugace andar per il mio sogno.
Un rumor di donna, di quelli che dicono
catturar l'euforia della bellezza.
In quel tempo seppi che la bellezza
visita un solo istante della notte.
Ho saputo anche che le muse dicono
solo ciò che può diventare immagine
fedele ad esse, una specie di sogno
che ci conduce in veglia dietro la dea.
Che la dea sia tornata, già lo dicono,
il sogno e l'ambrata immagine
che stanotte mi dettano la sua bellezza.
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