sabato 3 aprile 2021

FIÉSOLE /FIESOLE (La Limonaia)

 de/di Antonio Colinas

(trad. Marcela Filippi)


Bien sabes que la tarde está vencida.

La ves cómo levanta las últimas palomas

del cipresal, cómo en un estertor interminable

aún vibra en cada pino.


Su ardor va por las lomas y allá abajo

deja su oro mejor entre las cúpulas del Arno.

Qué solemne tensión bajo tus ojos

cuando llega la sombra en oleadas de perfumes

y entreabres tus dos labios, solamente

para no decir nada,  para mortificar a la Palabra.


Ibas por un momento a preguntarte

si tiene edad la noche en estas lomas.

Luego, te despreocupas, tú que tienes

como ave un caracol entre las manos

que, manso, haces sonar sobre Florencia.



Sai bene che la sera è giunta a termine.

La vedi come alza le ultime colombe

dal cipresseto, come in uno stertore interminabile 

tuttora vibra su ogni pino.


Il suo ardore va lungo le colline e laggiù

lascia il suo oro migliore tra le cupole dell'Arno.

Che solenne tensione sotto i tuoi occhi

quando giunge l'ombra con flussi di profumi

e apri appena le tue due labbra, soltanto

per non dire nulla, per mortificare la Parola.


Stavi per un momento sul punto di chiederti 

se la notte abbia età su queste colline.

Poi, non te ne curi, tu che hai

per volatile una lumaca tra le mani

che, con soavità, fai suonare su Firenze.


                                                                                           (de Sepulcro en Tarquinia, Piedras de Bérgamo)


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