de/di Santos Domínguez Ramos
(trad. Marcela Filippi)
“Memorias vagas, nada sino memorias" (W. B. Yeats)
No en los ríos, ni en la noche: en el lugar del pájaro,
donde defienda el vuelo su fugaz latitud destituida.
No en el recinto turbio de los peces
ni en la loca raíz de la mandrágora:
en la luz del verano y en la flor del jaguarzo
en donde agosto dicta sus capitulaciones,
las penumbras del lobo, la azul fosforescencia
que hay en su húmedo asedio
y en la inminencia blanca de su noche sin astros.
No en la ominosa trama tenaz de la mentira
ni en la precaria tierra yerma del desengaño:
en la fuente escondida que riega la palabra.
Allí, en la levadura de un sistema sumario
de cláusulas y arterias, en un mapa de arena
habita la memoria como una rosa efímera.
Y tú en ese paisaje.
"Memorie vaghe, nient'altro che memorie"
(W. B. Yeats)
Non nei fiumi, né nella notte: in un luogo dell'uccello,
dove difenda il volo la sua fugace latitudine destituita.
Non nel recinto torbido dei pesci
né nella folle radice della mandragora:
nella luce dell'estate e nel fiore del cisto femmina
dove agosto detta le sue capitolazioni,
le penombre del lupo, la fosforescenza blu
che c'è nel suo umido assedio
e nella bianca imminenza della sua notte senza astri.
Non nella tenace e spregevole trama della menzogna
né nella precaria sterile terra del disinganno:
nella fonte nascosta che asperge d’acqua la parola.
Lì, nel fermento di un sistema sommario
di clausole e arterie, in una mappa di sabbia
abita la memoria come una rosa effimera.
E tu in quel paesaggio.
(del libro En un bosque extranjero)
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