de/di Santos Domínguez Ramos
(De Chirico)
-trad. Marcela Filippi-
¿Y habrá estatuas de sal del otro lado?Olga Orozco
Por las cúpulas frías del desierto de un sueño,
donde posa la luna
su antigua soledad inhabitable en el reloj de un arco,
viene la plata helada.
Viene la plata sola por las olas que insisten
en socavar la arena
y en dispersar los pecios y enterrar las columnas
bajo las herraduras de un galope en la orilla.
Por la música blanca que baja de las violas
hasta el ojo del hombre y el alfiler del grito
que sube al corazón desde la sangre,
por el mármol en sombra que cae en los acueductos
viene la plata helada y sola de una rosa
sin sueño y sin memoria.
Hay máscaras sin nadie que vuelven con la noche
a posar su vacío en la arena desierta.
La ceguera de mármol de la estatua.
Sobre las alamedas sus párpados de yeso
en las noches con luna.
Su plata sola y muda
se posa indiferente
sobre la incertidumbre del pintor o el poeta.
E ci saranno statue di sale dall'altro lato? Olga Orozco
Dalle fredde cupole del deserto di un sogno,
dove la luna posa
la sua antica solitudine inabitabile nell'orologio di un arco,
arriva l'argento freddo.
Viene solo l’argento tra le onde che insistono
nello scavare la sabbia
nel disperdere i relitti e nel sotterrare le colonne
sotto gli zoccoli di un galoppo sulla riva.
Dalla musica bianca che scende dalle viole
fino all'occhio dell'uomo e lo spillo del grido
che sale al cuore dal sangue,
dal marmo in ombra che cade sugli acquedotti
arriva l’argento freddo e solo di una rosa
senza sogno e senza memoria.
Ci sono maschere senza nessuno che tornano con la notte
a posare il loro vuoto sulla sabbia deserta.
La cecità di marmo della statua.
Nei viali le sue palpebre di gesso
nelle notti con luna.
Il suo argento solo e muto
si posa indifferente
sull'incertezza del pittore o del poeta.
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