sabato 25 maggio 2019

EL ÁRBOL DE LA PACIENCIA/L’ALBERO DELLA PAZIENZA

de/di Santos Domínguez Ramos
(trad. Marcela Filippi)
Y el Árbol de la Paciencia llevará su fruto Omar Faruk
He visto lo que vuelve: la lluvia de la tarde,
los pájaros del tiempo en las almenas,
su temblor amarillo,
la simiente de lava en los volcanes.
Secuencia de raíces o signos en el aire,
un relámpago quieto vibra en el horizonte:
es la música y llueve sobre el árbol en llamas,
de raíces amargas y frutos delicados.
Llueve sobre los muertos que no saben que llueve
y hay ángeles que tiñen de negro con sus alas
la claridad redonda de la luna.
Enfrían con su luto la luz del equinoccio,
el fulgor cenital de la pascua de marzo.
Igual que los eclipses,
destemplan los acordes naturales del mundo,
alteran la destreza rutinaria del tiempo.
Su canto de ceniza viaja por la secuela
azul de las galaxias,
corta como la nieve que afila los tejados
y arrasa los cimientos
y quema las pupilas del insomne.
E l'Albero della Pazienza porterà i suoi frutti Omar Faruk
Ho visto ciò che torna: la pioggia della sera,
gli uccelli del tempo sui bastioni,
il loro tremore giallo,
il seme di lava nei vulcani.
Sequenza di radici o segni nell'aria,
un lampo immobile vibra all'orizzonte:
è la musica e piove sull'albero in fiamme,
di radici amare e frutti delicati.
Piove sui morti che non sanno che piove
e ci sono angeli che tingono di nero con le loro ali
il chiarore rotondo della luna.
Raffreddano con il loro lutto la luce dell'equinozio,
il bagliore zenitale della pasqua di marzo.
Così come le eclissi,
disarmonizzano gli accordi naturali del mondo,
alterano la destrezza rutinaria del tempo.
Il loro canto di cenere viaggia attraverso la lesione
blu delle galassie,
taglia come la neve che affila i tetti
e rade al suolo le fondamenta
e brucia le pupille dell'insonne.

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