giovedì 5 ottobre 2017

Saludo a la madre/Saluto alla madre

de/di Miguel Veyrat
(trad. Marcela Filippi)


Absorto en el silencio de la esfera
intento leer tu piel
agrietada por el sol, dura
y abierta a cualquier semilla. Aquí
ya no hay rima ni artificio,
un vendaval de sangre y zulla
te sirvió de abono un triste
día. Ese es tu esplendor
y el nuestro: Nos hicimos humanos
sobre montañas de muertos
cubriendo tu vientre sucio —y ahora
cultivamos unicornios
en el jardín de la razón. ¡Salud
por siempre a la muerte
nuestra madre verdadera! ¡Salud,
sombra de Capaneo
que aúllas rebelde todavía
en la Tercera Ronda del Infierno…!





Assorto nel silenzio della sfera
cerco di leggere la tua pelle
screpolata dal sole, dura
e aperta a qualsiasi seme. Qui
oramai non c'è più rima né artificio,
una bufera di sangue e sulla
ti sono servite da concime un triste
giorno. Quello è il tuo splendore
ed il nostro: siamo diventati umani
su montagne di morti
coprendo il tuo ventre sporco -e ora
alleviamo unicorni
nel giardino della ragione. Salute
per sempre alla morte
nostra vera madre! Salute
ombra di Capaneo
che ululi ancora ribelle
nel Terzo Girone dell'Inferno...!



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