de/di Manuel López Azorín
(trad. Marcela Filippi)
El hecho de escribir no es que me salve
de hacerle frente al mal, y de asumirlo
como entrada a la casa del olvido,
la casa de la cual nada se sabe.
El hecho de escribir, es que me vale
para poner al sol, mientras escribo,
la sombra en la que voy, como vencido,
envuelto en un temor que nadie sabe.
El hecho de escribir: sacar las dudas,
ahuyentar esta sombra que me envuelve,
dejar en el papel el miedo escrito.
Sé que el hecho de hacerlo no me cura,
pero alivia esta lucha que mantiene
mi vida con la casa del olvido.
Il fatto di scrivere non è che mi salvi
dall'affrontare il male e di assumerlo
come ingresso nella casa dell'oblio,
casa di cui nulla si sa.
L'atto di scrivere, vale per me solo
per mettere al sole, mentre scrivo,
l'ombra in cui vado, come sconfitto,
avvolto in un timore che nessuno conosce.
L'atto di scrivere: dissolvere i dubbi,
scacciare quest'ombra che mi avvolge,
lasciare sulla carta la paura scritta.
So che l'atto di farlo non mi cura,
ma incoraggia questa lotta che dà vigore
alla mia vita verso la casa dell'oblio.
(Del libro La casa del olvido)
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