de/di Olalla Castro Hernández
(trad. Marcela Filippi)
De Walser, admiraba su lento pero firme
deslizamiento hacia el silencio...
Enrique Vila-Matas
Robert Walser sabí
que caminar en la nieve no hace ruido
y es imposible, pasadas unas horas,
volver sobre tu rastro.
No quiso embadurnar
el silencio de los últimos años
con el procaz estertor del moribundo.
Intentó parecer
una mota de polvo,
pero fue, a pesar de sí mismo,
sobre todo una astilla.
Probó infinitos trucos
para hacerse invisible,
pero acabó cada vez
convertido en esppejo.
En aquel sanatorio
donde dejó su mudez
mensajes diminutos,
sólo él entendió
cuán distinto era el blanco de la nieve
al de los pijamas de hilo
que usaban los enfermos.
El día antes de Navidad,
eligió para el último paseo
un abrigo muy negro
y un sombrero de fieltro.
Caminó varias leguas
hasta frenarse en seco.
Calibró la belleza
de su cuerpo tendido
y supo sin dudarlo que era allí:
al fin sería tan sólo algo minúsculo,
una mancha pequeña
en aquel inmenso páramo de hielo.
Di Walser, ammiravo il suo lento ma deciso
scivolare verso il silenzio...
Enrique Vila-Matas
Robert Walser sapeva
che camminare sulla neve non fa rumore
ed è impossibile, trascorse alcune ore,
tornare sulle tue tracce.
Non volle macchiare
il silenzio degli ultimi anni
con l'insolente stertore del moribondo.
Tentò di sembrare
un granello di polvere,
ma fu, suo malgrado,
soprattutto una scheggia.
Provò infiniti trucchi
per diventare invisibile,
ma finì ogni volta
trasformato in specchio.
In quel sanatorio
dove lasciò il mutismo,
piccoli messaggi,
soltanto lui capì
quanto diverso fosse il bianco della neve
da quello dei pigiami di filo
che usavano gli infermi.
Il giorno prima di Natale
scelse per l'ultima passeggiata
un cappotto molto nero
e un cappello di feltro.
Camminò per diverse leghe
fino a frenarsi bruscamente.
Calibrò la bellezza
del suo corpo disteso
e seppe senza esitare che era lì:
alla fine sarebbe stato solo qualcosa di minuscolo,
una macchia piccola
in quell'immensa landa di gelo.
(Del libro Los sonidos del barro. 21é Premi "Tador" de Poesia Castelló de la Plana 2015. Editorial Agua Clara)
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