martedì 17 giugno 2025

FRACCIÓN 8/FRAZIONE 8

de/di Alejandro Céspedes
(trad. Marcela Filippi)

Habitar sobre un mundo abandonado,
beber su atmósfera atemporal y fría,
con esa luz mortífera de los cuadros de Hammershøi,
con su dios detenido entre briznas de polvo
que orbitan en los rayos de una luz estancada.
Una luz que te muestra su apatía, su desgastado rumbo
de millones de años. Es una antigua luz arquitectónica
que se adhiere sin tono al estucado de una sucia pared
doblemente pintada: primero en su desnuda realidad,
después reproducida sobre un lienzo.
Las dos son tan austeras, tan humildes, geométricas,
tan demasiado solas, tan vacías...

Es curiosa la forma que la soledad usa
para sobrevivir y replicarse.

La vida deambula de una pintura a otra,
salta de una acuarela a un óleo oscuro.
Hay una migración de días infelices
esparcidos con cada pincelada.
Días que han heredado la locura de sus antiguos dueños,
días de confusión y sin misterio.

Solo un mínimo gesto los separa.
Solo un mínimo gesto, de forma inapreciable,
vuelve a unir los extremos de las cosas perdidas.

Algo brilla en el pozo como un náufrago
que rema en el fragor de su negrura.
¿Habrá dentro de la sombra el mismo patrón geométrico
que Leonardo Da Vinci vio en la luz?

Algo brilla en el fondo de la página,
los restos de un pasado polvoriento
que confunde la calma y la tragedia.


Vivere in un mondo abbandonato,
bere la sua atmosfera atemporale e fredda,
con quella luce mortifera dei dipinti di Hammershøi,
con il suo dio sospeso fra granelli di polvere
che orbitano nei raggi di una luce statica.
Una luce che ti mostra la sua apatia, il suo percorso logorato
di milioni di anni. È un'antica luce architettonica
che aderisce senza tono allo stucco di un muro sporco,
doppiamente dipinta: prima nella sua nuda realtà,
poi riprodotta su una tela.
Le due sono così austere, così umili, geometriche,
così troppo sole, così vuote...

È curiosa la forma che la solitudine usa
per sopravvivere e replicarsi.

La vita deambula da un dipinto all'altro,
passa da un acquerello a un dipinto scuro a olio.
C'è una migrazione di giorni infelici
sparsi a ogni pennellata. 
Giorni che hanno ereditato la follia dei loro antichi padroni,
giorni di confusione e senza mistero.
Solo un gesto minimo li separa.
Solo un gesto minimo, in modo impercettibile,
unisce di nuovo gli estremi delle cose perdute.

Qualcosa brilla nel pozzo come un naufrago
che rema nel fragore della sua cupezza.
Ci sarà nell'ombra lo stesso motivo geometrico
che Leonardo Da Vinci vide nella luce?

Qualcosa brilla in fondo alla pagina,
i resti di un passato polveroso
che confonde la calma e la tragedia.


                       (De Los infraleves. Lilliputienses editor, 2023)

 

Nessun commento:

Posta un commento