de/di Eugenio Montejo
(trad. Marcela Filippi)
La poesía cruza la tierra sola,
apoya su voz en el dolor del mundo
y nada pide
ni siquiera palabras.
Llega de lejos y sin hora, nunca avisa;
tiene la llave de la puerta.
Al entrar siempre se detiene a mirarnos.
Después abre su mano y nos entrega
una flor o un guijarro, algo secreto,
pero tan intenso que el corazón palpita
demasiado veloz. Y despertamos.
La poesia percorre la terra da sola,
posa la sua voce nel dolore del mondo
e nulla chiede
nemmeno parole.
Viene da lontano e senza ora, non avvisa mai;
ha la chiave della porta.
Entrando, si ferma sempre a guardarci.
Dopo apre la sua mano e ci consegna
un fiore o un ciottolo, qualcosa di segreto,
ma così intenso che il cuore palpita
troppo veloce. E ci destiamo.
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