giovedì 7 maggio 2020

ANTES/PRIMA

de/di Irma Verolín
(trad. Marcela Filippi)
Mi madre ha repetido su nombre en mí
no por falta de imaginación sino por amor a los espejos
donde ella encuentra su cuerpo
en un equilibrio que creyó olvidar.
Al llamarme
su voz convierte a mi persona en un eco
en una repetición en sonsonete
una serie infinita de espejos
reproduce mi silueta hasta lo indecible
vaciándome
pulverizándome.
Cuando mi madre me llama
se está llamando a ella
y al final nadie sabe quién es quién en esta casa.
Mia madre ha ripetuto il suo nome in me
non per mancanza d’immaginazione ma per amore agli specchi
dove lei trova il suo corpo
in un equilibrio che pensava d’aver dimenticato.
Quando mi chiama
la sua voce trasforma la mia persona in un'eco
in una ripetizione cantilenante
una serie infinita di specchi
riproduce la mia sagoma fino all'indicibile
svuotandomi
polverizzandomi.
Quando mia madre mi chiama
sta chiamando se stessa
e alla fine nessuno sa chi è chi in questa casa.
(del libro De madrugada, Ediciones del Dock, 2014)

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