de/di Marisa Peña
(trad. Marcela Filippi)
IV
¿Quién es esa mujer que escribe versos,
que se pone mis ropas,
que se aloja en mi cuerpo,
que lleva mi tristeza entre sus rizos
y adopta mi sonrisa
si me nombran?
La miro y me sorprenden
sus profundas raíces,
su memoria heredada que enarbola sin
miedo
y esas oscuras cicatrices que,
curiosamente,
coinciden una a una con las mías...
IV
Chi è quella donna che scrive versi,
che indossa i miei vestiti,
che alloggia nel mio corpo,
che porta la mia tristezza nei suoi ricci
e adotta il mio sorriso
se mi chiamano?
La guardo e mi sorprendono
le sue radici profonde,
la sua memoria ereditata che leva in alto senza
timore
e quelle cicatrici oscure che,
curiosamente,
coincidono una ad una con le mie...
(De La tristeza del farero. Marli Brosgen, 2021)