sabato 24 ottobre 2020

MARÍTIMA ANA/MARITTIMA ANNA

 de/di Valentin Martin

(trad. Marcela Filippi)

Es el mar el que se va si tú te vas. Queda el salitre de los arrecifes que tocaron tu piel como los novios y una arena que querría ser araña guardando tus pies hasta que vuelvas.
Ni una sola roca consiguió ser zarza al apagarse la vigilia de tus dientes porque quizás también se mueren las cosas que consuman tu paisaje.
Resulta inevitable que le nazcan nostalgias de aguas a las que cubren viudedades de peces encendidos y le falta la euforia de tus pleamares.
Para qué sirve una lámpara, un sol si tú no habitas ya archipiélagos y la vida entonces casi sobra cuando la luz se enciende para nadie.
Ningún mar canta a las estatuas, todos sienten el dolor de la mudez y recuendan los semblantes que estuvieron en su vida para luego marcharse adonde las plazas.
Quizás hoy el agua tiene sospechas de que fue solamente un preámbulo.
No se conforma, cómo va a conformarse con tan poca cosa si lo que quiere es que formes parte de su esencia donde está la fragua eterna del sueño.
Nadie sabe lo que piensa el mar al quedarse solo con sus soledades.
È il mare che se ne va se tu vai via.
Rimane la salsedine degli scogli
che hanno toccato la tua pelle come i fidanzati
e una sabbia che vorrebbe essere ragno
coprendo i tuoi piedi finché non torni.

Nemmeno una roccia è riuscita ad essere arbusto
quando si spense la vigilia dei tuoi denti 
perché forse muoiono anche 
le cose che hanno consumato il tuo paesaggio.

È inevitabile che vi nascano
nostalgie di acque che vengono coperte
da vedovanze di pesci accesi
e gli manchi l'euforia delle tue alte maree.

A cosa serve una lampada, un sole
se non abiti più arcipelaghi
e la vita dunque è quasi d'avanzo
quando la luce si accende per nessuno.

Nessun mare canta alle statue, tutti
sentono il ​​dolore del mutismo e ricordano
i volti che ci sono stati nella loro vita
per poi andare nelle piazze.

Forse oggi l'acqua ha dei sospetti
che sia stato solo un preambolo.

Non è felice, come può sentirsi felice
con così poco, se ciò che vuole
è che tu faccia parte della sua essenza
dove si trova l'eterna fucina del sogno.

Nessuno sa cosa pensa il mare
quando rimane da solo con le sue solitudini.
(de El gen inviolable Edit. Lastura,2019)

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