de/di Victor Oliveira Mateus
(trad. Marcela Filippi)
Hay un rumor en la distancia,
un ardid con el que tiño las palabras
con trampas que vibran
y no protegen. Hay un puerto,
húmedo y desierto, como todos los puertos
cuando no estás, y hay también un mapa,
un antiquísimo mapa sin costas
ni orillas, donde rehago
esta insoportable sed de ti
conmigo dibujando islas al otro lado
del tiempo. Hay aún -o parece
haber- un puente...un paso
amenazado: y todo esto, todo, porque
hay un rumor en la distancia.
C'è un un rumore in questa distanza,
un inganno con cui tingo le parole
con trappole che vibrano
e non proteggono. C'è un porto,
umido e deserto, come tutti i porti
quando non ci sei, e c'è anche una mappa,
un’antichissima mappa senza coste
né sponde, dove riproduco
quest’insopportabile sete di te
con me disegnando isole dall'altra parte
del tempo. C'è ancora - o sembra
esserci- un ponte ... un passo
minacciato: e tutto questo, tutto, perché
c’è un rumore in questa distanza.
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