martedì 11 aprile 2023

POEMA PARA MÍSTICAS Y MÍSTICOS/POESIA PER MISTICHE E MISTICI

de/di  Luis Miguel Rabanal
(trad. Marcela Filippi)


Si fue o no el invierno con su nieve 
irrespetuosa e inabarcable, ya no lo recuerdo. 
Si creciste en el reproche de los días cortos 
donde nadie se esforzaba por explicarte el mundo 
y sus carabinas de madera, qué culpa tengo yo 
de tu fracaso. 

Obra en tu poder hoy la sonrisa 
del que ha sido golpeado dos y tres veces 
y se enamora perdidamente de su verdugo dulce 
y es simple el pretexto que acobarda. 

En aquel camino sobrevivió tu soledad 
espoleada por alguien que jamás chocó tus manos, 
al igual que tú víctima del frío, y equivocaste 
su aliento con la hediondez de los lobos 
que se comen a los niños malos. 

De cuanto huye, de cuanto duele 
en el penúltimo anochecer, de las migajas 
del tiempo, nos queda la razón 
de haber soñado mucho con mujeres hermosas 
y guerreros azules que sin duda vendrían 
a arrasar la infancia, 
ese cojo carromato repleto de castigos 
tirado por un viejo león y un dromedario 
infame. 

Debes sonrojarte cuando recuerdes 
quién fue el vasallo y quién el gilipollas. 
Solamente esto es la vida: pronosticar mejor 
o peor la calentura.


Se è stato o meno l'inverno con la sua neve
irrispettosa e smisurata, non lo ricordo più.
Se sei cresciuto nella recriminazione dei giorni brevi
dove nessuno si sforzava di spiegarti il ​​mondo
e le sue carabine di legno, quale colpa ho io
del tuo fallimento.

Opera in tuo potere oggi il sorriso
di colui che è stato colpito due e tre volte
e si innamora perdutamente del suo dolce carnefice
ed è semplice il pretesto che  intimorisce.

Su quella strada è sopravvissuta la tua solitudine
pungolata da chi non ha mai urtato le tue mani,
come te vittima del freddo, e hai equivocato
il suo respiro con il lezzo dei lupi
che mangiano i bambini cattivi.

Da quanto fugge, da quanto duole
nel penultimo imbrunire, dalle briciole
del tempo, ci rimane la ragione
di aver sognato a lungo con donne bellissime
e guerrieri blu che senza dubbio sarebbero venuti
a distruggere l'infanzia,
quel carriaggio zoppo stracolmo di castighi
trainato da un vecchio leone e da un dromedario
infame.

Dovresti arrossire nel ricordare
chi era il vassallo e chi era il minchione.
Soltanto questo è la vita: pronosticare meglio
o peggio l'eccitazione.


(Del libro Que llueva siempre. Huerga & Fierro editores)


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