di/de Gino Fiore
(trad. Marcela Filippi)
Ho lacerato i piedi cercando
il trono dell'aquila, andando
ho calpestato l'usignolo.
Per impervie maremme
sotto nuvole che vanno
ho aperto solchi agli scorpioni.
Virtù celeste è l'umiltà,
non l'abbiamo ereditata.
In un pianto a ritroso
vorrei s'ddormetasse la natura.
Me herí los pies buscando
el trono del águila, caminando
pisé al ruiseñor.
Por abruptas marismas
bajo nubes pasajeras
abrí surcos a los escorpiones.
Virtud celestial es la humildad,
no la hemos heredado.
En un llanto que se mueve hacia atrás
quisiera que la naturaleza se durmiera .
(Del libro Il fiume e il mare .Tutte le poesie. Omnibus poesia Caramanica)
Nessun commento:
Posta un commento