de/di Antonio Rivero Taravillo
(trad. Marcela Filippi)
Llueve, ventea.
El plátano del patio
nos pide entrar
con hojas que suplican
lacias, tristes, llorosas.
Le agradecemos su sombra
cuando hace sol.
Alabamos su copa, su altura,
su esbelto tronco
de corteza tan suave
que jamás descorcharíamos.
Pero hay cosas que no son posibles:
secar sus lágrimas,
remediar su intemperie.
Piove, tira vento.
Il platano del cortile
ci chiede di entrare
con foglie che supplicano
cadenti, tristi, piangenti.
Ringraziamo la sua ombra
quando c'è sole.
Lodiamo la sua chioma, la sua altezza,
il suo tronco slanciato
dalla corteccia così morbida
che mai scortecceremmo.
Ma ci sono cose che non sono possibili:
asciugare le sue lacrime,
rimediare la sua intemperie.
(De Luna sin rostro, Colección La cruz del sur. Pre-textos editorial, 2023)
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