venerdì 24 agosto 2018
TRISTE ROSA
de/di José Cereijo
La triste rosa ha abierto esta mañana sus pétalos al beso (para ella mortal) del aire y de la luz.
Al borde de un abismo prodiga su belleza, esa defensa inútil,
Como si, al revés que nosotros, no buscara con ser la salvación (y aun la desdeñase ocultamente),
Sino una justificación más honda, y de otro orden. ¿Morirá porque debe? –No, no es verdad, no la
[defiende su belleza,
Que sólo hace más triste su final. Es en otro lugar donde es invulnerable (pero, ¿cómo entenderlo?):
Allí, en aquello que hace de su muerte, de su vida tan breve, un destino en sí mismo.
La triste rosa ha aperto questa mattina i suoi petali al bacio, per essa mortale, dell'aria e della luce.
Sull'orlo di un abisso prodiga la sua bellezza, quella difesa inutile,
come se, a differenza nostra, non cercasse di essere la salvezza, (ma la disdegnasse ocultamente),
bensì una giustificazione più profonda, e di altro ordine. Morirà perché deve? -No, non è vero, non la
[difende la sua bellezza,
che rende solo più triste la sua fine. E' in un altro luogo dov'è invulnerabile (ma, come capirlo?):
lì, in ciò che fa della sua morte, della sua vita così breve, un destino, di per sé.
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