sabato 11 novembre 2017

UN MAPA O UN MENSAJE/UNA MAPPA O UN MESSAGGIO

de Santos Domínguez Ramos
(trad. Marcela Filippi)
¿Dónde la nada acopia su marea?
(Carlos Marzal)
Dejas a tus espaldas la suciedad, las sombras,
la turbia destemplanza matinal de la niebla
en la ciudad fenicia.
Y vas al protocolo de la liturgia, al énfasis
de estos perfumes blancos que el sol va calentando,
a las encrucijadas de la marea creciente
que lleva en la botella opaca de la vida
un mapa o un mensaje.
El nadador reposa fatigado
y mira la imprecisa fuga de aire y salitre
que trae el viento del mar
desde el desdibujado horizonte sin velas,
por el agua salada del olvido.
Sobre ella escribo ahora, en la Caleta
de Cádiz, una tarde de agosto, entre dos faros
por los que entra la noche.
Bajo una intransitiva destilación de sombras,
en el silencio verde que los submarinistas
comparten ya a esta hora con los muertos.

Una mappa o un messaggio

Dove il nulla raccoglie la sua marea?
(Carlos Marzal)
Lasci alle tue spalle la sporcizia, le ombre,
la torbida intemperanza mattutina della nebbia
nella città fenicia.
E vai al protocollo della liturgia, all’enfasi
di questi profumi bianchi che il sole va scaldando,
le diramazioni della marea crescente
che porta nella bottiglia opaca della vita
una mappa o un messaggio.
Il nuotatore riposa affaticato
e guarda l’imprecisa fuga di aria e salsedine
che il vento del mare porta
dall'indistinto orizzonte senza vele,
attraverso l’acqua salata dell’oblio.
Su di essa ora scrivo, nella caletta
di Cadice, una sera di agosto, tra due fari
attraverso cui entra la notte.
Sotto un’intransitiva distillazione di ombre,
nel silenzio verde che i subacquei
condividono ormai a quest’ora con i morti.

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